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Cosa ha rappresentato per te San Martino?
Cosa è tutt'oggi San Martino?
"Ecco in poche parole San Martino per me:
San Martino è una specie di oasi in città. Le persone che ci vivono, oltre al tempo e l'energia mettono il cuore perché quest'oasi rimanga viva. Ti senti subito a casa e per me è un esperienza di crescita in vari aspetti specialmente nella vita comunitaria che è parte importante di me.
Ringrazio ciascuno per il dono prezioso che è !
Buon compleanno San Martino!"
Mira
"San Martino per me.
La primissima volta che mi sono affacciata a San Martino è stata la scorsa estate, ho attraversato il giardino e ho alzato lo sguardo verso la splendida terrazza. Bellissima! E’ proprio sulla terrazza che non posso evitare di andare tutte le volte che sono a San Martino.
Quella primissima volta ho incontrato alcuni degli abitanti della casa. E’ stato grazie all’incontro con una delle ospiti e con il suo dolcissimo bambino che immediatamente ho avvertito una delle sensazioni più belle e rare che si possono provare, cioè la Libertà di Poter Essere. Una sensazione che ho continuato a provare conoscendo meglio le persone che abitano e che hanno abitato la casa e che mi ha aiutato nel mio ruolo permettendomi di entrare timidamente nelle loro vite.
Conosco San Martino solo da qualche mese, mesi indubbiamente difficili in cui anche in un luogo di accoglienza come San Martino si sono dovute ripensare alcune regole di convivenza e di socialità in modo da preservare le occasioni di condivisione e di una sempre più approfondita conoscenza.
Le difficoltà del doversi riorganizzare e del dover sostenere tutto il disagio di questo lungo periodo si sono fatte sentire. Disagio che ognuno ha provato a suo modo, e che ad ognuno di noi ha fatto nascere nuove riflessioni , ma che proprio grazie a questa diversità ha fatto nascere preziose occasioni di confronto e di scambio.
Io porterò con me la ricchezza di tutto ciò che soltanto grazie A San Martino ho conosciuto, compresi gli affetti, le emozioni, il calore di certi sguardi, di certi abbracci rubati e di alcune parole che magicamente sciolgono solitudini e insegnano.
Con l’augurio che San Martino possa essere spazio di accoglienza di tutte le meravigliose diversità che questa vita ci fa incontrare, ringrazio con particolare affetto Mira, Leor e Baba e tutti gli altri."
Claudia D'Attoma Educatrice prof.le - Tutor del Progetto "Porta Aperta"